lunedì 15 giugno 2009


E’ come manna dal cielo.
A poca distanza dall’anteprima in streaming del nuovo Wilco, ecco nei negozi l’ultima fatica di Mark Oliver Everett - aka Mr. E – e soci, dalla Virginia ma trapiantati a Los Angeles, California.
Chi scrive è da sempre un loro accanito fan e inserisce Beautiful Freak (1996) e Electro-shock Blues (1998) tra i suoi album preferiti si sempre: dunque questa recensione vi suonerà tutt’altro che imparziale.
Detto questo, il primo ascolto di Hombre Lobo (ovvero: l’uomo-lupo) è a dir poco spiazzante, nel suo essere vittima di uno sdoppiamento di personalità.

Di giorno, Mr. E compone ballate acustiche di rara intensità, come da copione classico: All The Beautiful Things, In my Dreams e la placida e immobile The Longing.
Di notte, invece, il nostro - già in copertina in versione licantropo con una strepitosa e fottutissima barba – incide con straordinaria irruenza una serie di brani piu’ cazzuti, ruvidissimi, quasi hard: se Fresh Blood e Lilac Breeze riecheggiano un po’ troppo il primo Beck, Tremendous Dynamite sembra uscire direttamente da Fun House degli Stooges, e il blues sporco alla Jon Spencer di Prizefighter addirittura da Exile on Main Street degli Stones.
Si tratta di pezzi registrati in presa diretta, senza sovraincisioni, nel suo scantinato; suonano infatti davvero al limite del lo-fi, quasi come un bootleg di bassa qualità, oltre a essere tempestati da ululati famelici alla Iggy Pop, o alla Suicide.

E’ lo stesso Everett a spiegare la genesi di questo inusuale concept-album: “stavo lavorando ad altra musica, quando una mattina, mentre mi lavavo i denti, mi sono guardato allo specchio e ho visto questa specie di lupo mannaro che mi fissava. Mi sono detto: ‘Questa musica non va bene per la mia barba!’. Stavo per tagliarla, ma poi ho pensato che invece avrei potuto scrivere delle canzoni che si adattassero alla barba: ormai sono arrivato al punto in cui sono i peli facciali ad ispirare la mia musica…”.
E’ un tipo così, Mr. E.
Un genio stampalato e persino un po’ disadattato, talmente estraneo alle logiche dello show-biz.
E’ per questo che lo seguiamo sempre con maggiore affetto.

Nessun commento: