martedì 20 settembre 2011


John/Jack Frusciante è di nuovo uscito dal gruppo – stavolta a Enrico Brizzi importa poco, impegnato com’è nei suoi pellegrinaggi laici sulla Via Francigena – ma il gruppo ha deciso di continuare. Sostituito l’ormai ex-figliol prodigo con il trentenne Josh Klinghoffer, già nella line-up della band californiana durante l’ultima tournee e un viso da sbarbatello che poco si addice a quei vecchi figli di puttana dei suoi nuovi compagni di viaggio, dopo cinque anni di silenzio manda alle stampe un nuovo album, presentato in anteprima il 30 agosto a Colonia con un live-act ripreso in alta definizione e trasmesso in oltre 900 sale cinematografiche di tutto il mondo. Bizzarrie del marketing.

Un’ora abbondante di funky e pop, non particolarmente ispirato, assai lontano dalla furia sfrontata degli esordi e forse nemmeno dettato da un’urgenza incontenibile; preciso e patinato, maybe per colpa di un Rubin da sempre in cabina di regia (è pur sempre garanzia di una continuità con il passato illustre); anche se, tutto sommato, I’m With You suona meno anonimo e piatto del precedente Stadium Arcadium.

Tra i quattordici pezzi della raccolta, un posto di primo piano spetta ai ritornelli facili e ruffiani e però irresistibili – “il mitico ritornello, che poi è sempre lo stesso e che non lascia neanche più disorientati o peggio schifati, tanto poi ti ritrovi a cantarlo mentre ti fai la barba”, scrive Ondarock.it – come in Factory Of Faith, Ethiopia o nel singolo The adventures of Rain Dance Maggie, già in heavy rotation su MTV e Virgin Radio.
Ma le cose migliori – in mezzo a parecchi episodi senza storia - sono a nostro giudizio le ballate Police Station e Brendan’s death song, dedicata ad un amico del gruppo recentemente scomparso, proprietario del LA Nightclub che fece praticamente esordire la band, e la beatlesiana, pianistica, Happiness Love Company.

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