giovedì 11 dicembre 2008

20 e 55

Mentre la sinistra si straccia le vesti in piazza in difesa del Compagno Murdoch, passa quasi sotto silenzio l'ennesima, geniale, intuizione del buon Tremonti, e cioè il provvedimento che rende più difficile e meno efficace l'accesso agli sgravi del 55% per gli interventi di riqualificazione energetica sugli edifici (in un primo momento addirittura con effetto retroattivo...)
Certo, l'innalzamento dell'aliquota Iva del 20% per le tv via cavo è una notizia assai più mediatica in quanto colpisce le due cose più care agli italiani: il calcio e la figa. Inoltre evidenzia una volta in più il clamoroso conflitto di interessi del premier. Va beh, il fatto è che è più forte di lui, adora promuovere leggi che lo favoriscono in modo spudorato. E' più serio il Vaticano: poteva appoggiare la richiesta francese per depenalizzare l'omosessualità, ma non ne ha voluto approfittare...

Ma la battuta d'arresto agli sgravi fiscali è una pessima notizia.
Avevamo iniziato male, con la battaglia - noi e i polacchi - contro il pacchetto clima della UE, battaglia che rispecchia il cronico ritardo nel raggiungimento degli obiettivi fissati dal Protocollo di Kyoto: il rapporto internazionale Climate Change Performance Index del German Watch mette l'Italia al 44esimo posto nella classifica dei 57 Stati a maggiori emissioni di CO2, cioè quelli che producono il 90% dei gas serra a livello mondiale.
E ora si prosegue pure peggio, cancellando di fatto una delle poche cose buone ereditate dal recente passato.

Chi non è d'accordo, può scrivere il seguente testo al Governo per chiedere spiegazioni al riguardo, cliccando sul sito : http://www.governo.it/scrivia/scrivi_a_trasparenza.asp

Vorrei avere spiegazione scritta dei motivi che hanno portato ad approvare l'art 29 del decreto legge n.185 del 28 novembre 08. Esso rende più difficile e meno efficace l¹accesso agli sgravi del 55% degli interventi di riqualificazione energetica sugli edifici. Essendo una delle iniziative concrete fatte dal Governo per risparmiare energia e rispettare gli impegni presi con il protocollo di Kyoto, chiedo che l¹iniziativa venga ripristinata. Segnalo anche le gravi conseguenze economiche collegate ad una politica energetica che disincentiva risparmio energetico e micro-generazione distribuita, in quanto mette in difficoltà un reparto
economico di piccole e medie imprese che sono nate o si sono riqualificate attorno a questo indirizzo internazionalmente riconosciuto e perseguito con convinzione a livello europeo. Grazie


Per non finire davvero così:

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