martedì 12 agosto 2008

Waitin' south

Il blog di CJ chiude per ferie sino a fine mese.
Finalmente si parte, direzione sud, terra di Puglia.
Ormai diversi anni fa, abbiamo già visto quei luoghi carichi di storia, rimanendone folgorati. Abbiamo ammirato lo splendore abbagliante della luce sulle pietre color miele del barocco leccese, gli straordinari mosaici della cattedrale di Otranto, il mare celeste della Baia di Gallipoli, il mistero ottagonale di Castel del Monte, i sassi di tufo biancastro di Gravina e anche della vicina Matera, lo spettacolo della Cattedrale di Trani illuminata dal sole che tramonta sull'acqua, i buffi trulli di Alberobello e i vigneti della vicina Locorotondo, i paesi dell'interno salentino disseminati tra oliveti secolari e masserie ancora da ristrutturare, se ce ne sono ancora in giro, i paesi sempre in festa per la Madonna d'Agosto, con le strade invase da fettuccine colorate e da statue colossali.
Stavolta cercheremo di coprire le lacune del nostro primo viaggio, per cui lavoreremo di fioretto, per restare in tema con le Olimpiadi.

A proposito di Olimpiadi. Una polemichetta sterile, e politically uncorrect. Sono mesi che le tv di tutto il mondo ci mostrano le proteste - sacrosante, per carità, come tutte le volte si parla di diritti negati, lo ripeto: sacrosante - per la miope repressione cinese in Tibet. Di fronte a questi simpatici monaci, stretti nelle loro raffinatissime tuniche di raso arancio, si sono stracciati le vesti un pò tutti i leader dell'Occidente, salvo stringere rapporti economici sempre più stretti con quella che ormai è una delle più grandi potenze mondiali. Qualcuno non è andato alla cerimonia di inaugurazione di Pechino. Scelta rispettabile. Resta il fatto che, pochi giorni dopo, l'amico Putin ha bombardato l'Ossezia, in territorio georgiano, soffiando sul fuoco di quella che è una guerra, che ha già provocato migliaia di vittime: non sembra che la cosa abbia suscitato quel gran clamore. Evidentemente, gli Osseti non hanno quell'appeal mediatico dei monaci tibetani, che pubblicizzano persino - in compagnia di Richard Gere - la nuova Lancia Delta...

Tornando al sud, andremo dunque in tutti quei posti che l'altra volta fummo costretti a saltare: la bianca Ostuni, senza dubbio, poi la Puglia Imperiale (Barletta? Minervino?), la cattedrale di Bitonto, il Lago di Lesina, le saline di Margherita di Savoia, Martina Franca, forse Manduria per comprare il primitivo, e poi il paesaggio arido e desolato delle Murge.
E il mare, bellissimo, la costa adriatica (prima il Gragano, zona Peschici, e poi i Laghi Alimini) e quella ionica (Porto Selvaggio, Punta Prosciutto, le Maldive, Torre Mozza).
E infine la festa popolare della Notte della Taranta, con il gran finale il 23 a Melpignano (http://www.lanottedellataranta.it/concertone.php), nel mezzo della Grecia Salentina. Anche Stewart Copeland è passato di qui...

Vivremo insomma tutte le emozioni che solo la terra del sud è capace di regalare.

Il Sud, purtroppo, è anche Gomorra.
Siamo andati a vederlo anche noi, con Sandra. Era in programmazione al Cinema all'aperto, nella rassegna "Proiezioni Urbane: il Muro" promossa dall'Ordine degli Architetti con l'Arci. Penso che Garrone abbia fatto un gran lavoro, se ne è già parlato tanto, la mia voce di certo non aggiunge nulla. Ma non era facile mettere in scena il fortunatissimo romanzo, strutturato com'è in episodi spesso slegati tra loro. Le cose che non mi hanno convinto sono l'improvvisa redenzione dell'aiutante di Servillo, una via d'uscita che se non rammento male tra le pagine di Saviano non si trova, e l'incipit "a la videoclip", con un regolamento di conti in un wellness center della periferia napoletana, una (inutile) concessione facile allo spettacolo più truculento.
Memorabile, invece, la scena apocalittica di Ciro e del suo amico che imitano Scarface scaricando interi caricatori di un Kalashnikov nell'acqua, per poi dare fuoco a una piccola imbarcazione di legno ormeggiata a riva.
Qui:



Si è fatto tardi, è tempo di caricare le biciclette e le ultime cose sul camper. Libri, questi: con Sandra abbiamo scelto cose leggere, da Hornby a Soriano, l'ultimo Brizzi, e i best seller del momento, "L'eleganza del riccio" e "La solitudine dei numeri primi".
E l'immancabile "Gambero Rozzo", la guida alle trattorie e alle osterie più tipiche e tradizionali, anche se a dire al vero sarà meglio non esagerare con orecchiette e Negroamaro. Il gran premio delle sagre dell'estate travese ha lasciato infatti un'eredità pesante, la bilancia non mente. Quest'estate, il solito pienone in valle: peccato solo per la Festa della Birra, che CJ ha dovuto saltare per via della sua trasferta di studio spagnola... in ogni caso, quest'anno Sandra si è disimpegnata con classe tra piadine e nutella.
In assoluto, si parte con poche certezze, comunque, e una di queste è la conferma di Balotelli a 30 crediti.
Un saluto a tutti gli amici del blog, allora, dando appuntamento per il sondaggio di fine estate sul blog di Balckbado, quello sul Piace di tutti i tempi (anticipazioni: CJ voterà tra gli altri Stroppa, Carannante, Turrini e Signori) e segnalando una funzione aggiunta di recente (in basso nella colonna di destra), ovvero il Clustrmap, un indicatore visivo dei luoghi al mondo dai quali qualcuno si è collegato (in un arco di tempo sconosciuto...) almeno una volta con il blog.
Ci sono New York (Steve?), l'Andalusia (qui dovrebbe essere Gigiconti che doveva verificare la disfatta di Lupin III...) e persino la Thainlandia. O Kuala Lampur, non sono riuscito a individuare con certezza.: chi cazzo sarà, poi...
Divertente.

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