domenica 5 ottobre 2008
"Non potendo venire stasera a festeggiare gli anni ’80 e i vs 40, ho pensato di “regalarvi” …. come eravate agli inizi degli anno ’80.
Esattamente il 22 novembre 1980!!!! "
Grazie!
La preziosa immagine è stata esposta all'ingresso del locale, venerdì sera.
Per chi non ci avesse riconosciuto, ricordo che CJ è quello sulla sinistra.
Paulette sulla destra.
Una lettura affrettata e poco approfondita della fotografia potrebbe portarvi a pensare che CJ fosse in quel periodo uno squallido lardoso, ma non è così.
Analizzando la geometria dell'immagine, è facile invece intuire che il suo viso è paurosamente dilatato a causa del suo essere in primo piano, ovvero - Brunelleschi insegna - trattasi di un effetto ottico dovuto alle leggi della prospettiva.
In quell'epoca, infatti, CJ seguiva un programma di alimentazione sano ed equilibrato, basato sostanzialmente su:
- una slitta di focaccia con le cipolle e/o olive appena prima del pranzo, che acquistava nella panetteria appena fuori dalla scuola, proprio all'angolo tra via della Ferma e via X Giugno; dal momento che CJ spendeva tutti gli spiccioli in figurine della Panini e che quindi non aveva mai soldi in tasca, la sua ingegnosa tattica consisteva nel chiedere al negoziante di mettere tutto sul conto, finchè verso marzo esso era lievitato a una cifra esorbitante e il negoziante stesso, avido e rancoroso, aveva telefonato la Giulia (la madre di CJ e Paulette, ndr) e le aveva lasciato due giorni di tempo per saldare il tutto.
- un sacchetto di gommose di liquerizia che acquistava nella latteria di via Alberoni, dal mitico Zauro, da mangiarsi appena prima di cena dopo aver sdrucito l'ennesimo paio di jeans sul campetto di cemento di San Savino. Queste giuggiole erano state ribattezzate dal Reggio "Fuel" (a quei tempi nella sala giochi del Bar Sport impazzava il Moon Ranger, un videogioco con protagonista un mezzo corazzato che, per andare avanti nelle varie schermate, doveva continuamente fare rifornimento, appunto il fuel) per sottolineare la totale dipendenza di CJ nei confronti delle stesse. Non ricordo come ne uscìi, probabilmente con pesanti dosi di metadone presso il Sert.
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4 commenti:
Ciao a tutti e due. Innanzitutto AUGURI, anche se in ritardo, sai mai che servano.
E poi, lieta di avervi trovati qui in giro. I giubbotti me li ricordo benissimo, così come il piglio di Paolo nella foto precedente, e così come il metodo che la nostra maestra aveva adottato per distinguervi: Giovanni è quello più paffuto, Paolo è quello più scalmanato. (Lo so, mi attirerò le ire di entrambi, ma fa niente :D )
Moltissimi complimenti, perchè scrivi benissimo, e mi sento di sottoscrivere la mozione di chi ti chiede di pubblicare; i ricordi che tornano non appena evochi luoghi e momenti sono davvero nitidi, e tra il presente e il passato nei hai da riempire pagine.
Ho solo un piccolo appunto da farvi: possibile che in due non abbiate riconosciuto nel giuovane in tutina rossa il famoso travestimento di RALPH SUPERMAXIEROE?
Mha.
Ciao :D
Io.
Ex compagna di scuola con le trecce e la R da scaricatore di barcone sul Po.
:D
Cara Manuela,
purtroppo non ricordo ne' Ralph Supermaxieroe ne' la tua R moscia.
Grazie per gli auguri e i complimenti, ma soprattutto: come ci sei finita qui?
Gio
Grazie per gli auguri e un saluto a te, Manuela..
In effetti mi chiedo anch'io come hai intercettato il blog del Menzo...forse te l'ha indicato Landsdale?!?
Comunque non hai certo attirato le mie ire per avermi ricordato un casinista, è un marchio di fabbrica che mi sono tirato dietro in tutta la mia carriera scolastica e, cercando di contenermi, nel mio percorso professionale..
Neanch'io ricordo la R, dovremo organizzare una cena di classe per rinfrescarci la memoria...
Comunque mitico il fuel, se non ricordo male c'erano coniglietti e apine di liquirizia...
L'avido panettiere era solo uno dei bersagli della crociata contro il capitalismo sfrenato portata avanti dai menzi all'epoca delle medie, sulle orme dell'invettiva del leggendario david allen dei gong: "hari hari supermarket, hari hari london bus..."
Altro obiettivo era infatti il povero ciabattino di via Ferma, che veniva puntualmente preso di mira con raid punitivi che consistevano nel lancio di oggetti (in inverno palle di neve, fuori stagione la carta oleosa della focaccia faceva il suo) all'interno del suo squallido locale.
Si trattava di un'azione terroristica classica e condotta con precisione chirurgica: uno teneva aperta la porta, e gli altri, incuranti delle lamentele e degli insulti, scagliavano dentro di tutto, accompagnando l'azione con urli gutturali che avevano imparato dal laziale, i celebri uh-miu-gnu...
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