venerdì 22 febbraio 2008

COLLEGHI CHE STIMO (02) - RENZO PIANO


Che l'architetto genovese fosse era un grande era noto, ma sentite un pò cosa è successo a qull'uomo betoniera (è una sua autodefinizione) che è Maurizio Milani.
Lo scrive lui nel suo folle libro "Del perchè l'economia africana non è mai decollata", gentile dono natalizio di Giallu e Silvia.


Renzo Piano ieri è venuto al bar dove vado a bere una menta.
Gli ho detto: "Architettone! Ho lo scaldabagno in casa che è fuori norma, può interessarsi lei al problema?"
Lui: "Andiamo a vedere".
Pensavo che ci volesse l'appuntamento da prendere anni prima per parlare con lui, invece è venuto subito.
Renzo Piano: "Qui bisogna mettere lo scaldabagno sul balcone. Lei è un uomo che sta delle ore nella vasca con l'acqua calda che va. Qualche volta si addormenta e quando si sveglia è come uno scemo."
Io: "Architetto come fa a saperlo?"
Lui: "Si vede dalla conformazione della testa. Comunque per adesso le firmo io un permesso che può andare avanti a fare il bagno in condizioni di pericolo. Entro fine anno faccia venire un muratore e poi un idraulico che le installi la caldaia sul balcone".
Io: "Allora architetto se succede qualcosa la responsabilità è sua":
Lui: "Sì".
"Anche se scivolo nella vasca?"
"Prendo la responsbilità su tutto! Anche se salta giù dal camino dal tetto".
"Dottore la ringrazio, ma come mai si prende tutte queste responsabilità senza motivo?"
Renzo Piano: "Se non ho la preoccupazione che qualche manufatto costruito da me possa crollare non dormo bene la notte. Più pensieri fissi ho più mangio bene e dormo bene".
Io: "Complimenti e in bocca al lupo. A proposito architetto, si prende lei la responsabilità se il gorilla dello zoo di Anversa afferra una persona tra le sbarre e non la molla?"
Renzo Piano: "Ok".

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