venerdì 1 febbraio 2008

Cous cous


La scorsa settimana siamo andati a vedere Cous Cous.
Ce ne avevano parlato gli amici, e le critiche erano state assai positive.
(Un film di Abdel Kechiche. Con Habib Boufares, Hafsia Herzi, Faridah Benkhetache, Abdelhamid Aktouche, Bouraouïa Marzouk, Alice Houri. Genere Drammatico, colore 151 minuti. - Produzione Francia 2007. - Distribuzione Lucky Red.
Beiji, 6o anni, lavora alla riparazione delle imbarcazioni nel porto di Sète, vicino a Marsiglia. Poco disposto alla flessibilità che la nuova organizzazione impone, viene licenziato. Beiji è divorziato e ha una nuova compagna ma non ha perso i contatti con la famiglia. Ora l'uomo vuole realizzare un sogno: ristrutturare una vecchia imbarcazione e trasformarla in un ristorante in cui proporre come piatto forte il cous cous al pesce. Nonostante le difficoltà economiche Beiji trova l'aiuto di tutti i familiari e l'impresa pare destinata al successo.)
Mi trovo in difficoltà a dare un giudizio.
All'uscita dal cinema, io e Sandy eravamo d'accordo nel sentirci delusi.
Io, tra le altre cose, mi ero addormentato un paio di volte nel bel mezzo della proiezione.
Il problema è che Cous Cous è troppo lungo. E inutilmente lungo, direi. Impassabili inquadrature fisse sulle donne che preparano il cibo, o che scorticano il pesce, sui commensali che mangiano il cous cous con i granellini infilati nei denti.
L'apice lo si raggiunge nelle scene finali, con il protagonista che insegue ripetutamente tre ragazzini che gli hanno rubato il motorino proprio la sera dell'apertura del suo ristorante e che scorrazzano tra gli squallidi caseggiati del porto, e con la figlia della sua nuova compagna che esegue la danza del ventre (di nome e di fatto, sembra Maradona tra una clinica e l'altra) per guadagnare tempo davanti agli invitati affamati, in attesa che arrivi finalmente il cous cous.
Però poi, rimuginandoci sopra, vengono a galla anche i lati migliori.
In primo luogo, i personaggi femminili, tutti o quasi di origine araba, ma in Francia ormai da decenni, tutti molto belli.
Le donne delle due famiglie di Beiji riescono a mettere da parte gelosie e invidie reciproche, e prendono in mano la situazione, facendosi in quattro per aiutarlo a coronare il suo sogno.
E pensare che lui, in cambio, non regala nemmeno un sorriso in oltre due ore e mezzo...

7 commenti:

Big ha detto...

Pensate se uscisse un film dal titolo "Pisarei e fasò".
Non se lo filerebbe nessuno.
Eppure potrebbe essere interessante:
inquadrature fisse sul sugo che bolle in pentola;
primi piani del mento unto dei commensali;
dimostrazioni aerofagiche degli effetti collaterali dei fagioli;
e così via.
Niente di tutto questo.
E invece arrivano nelle sale insopportabili litanie sul cuscus, sul falafel, sulle polpettine svedesi, sul curry, sul cibo di Taipei....

Anonimo ha detto...

ottimo Big, sei sempre pungente.
ti seguo a ruota e propongo una serie di titoli per i prossimi film che sbancheranno il botteghino:

- "vacanze sul bagnolo"
- "la coda dei tortelli"
- "bus lan ein" (lingua originale sottotitolato)
- "mission gnasso"
- "mission gnasso 2" (il seguito, dopo che si è trasferito in via campagna)

Anonimo ha detto...

Si potrebbe pensare di fare un bel corto chiamato Pisarei e fasò.
E' facile, una decina di inquadrature sulle mani del cuoco che cucina, una cinquantina di inquadrature dei commensali, battute in dialetto strettissimo, risate a bocca piena, rutti seguiti da risate fragorose e poi un bel colpo di scena finale che giustifica la creazione del corto, chessò: il cuoco è cinese o peggio ancora, di Rimini.


In ogni caso Bed puo' testimoniare che son cintura marrone di Pisarei, quindi per le inquadrature della cucina mi offro volontario.
Ma non disdegno nemmeno la parte del commensale.

Unknown ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Unknown ha detto...

confermo: del resto tutti sanno che nova milanese è gemellata con la besurica.

Gbattm ha detto...

Trattandosi di fagioli, dovremmo lavorare con i peti e le flatulenze. Tipo Bud Spencer e Terence Hill

Big ha detto...

Ottimo, io per ovvi motivi farò la parte di Bud....