mercoledì 17 settembre 2008

Carta moschicida


L'appuntamento è per stamattina, ore nove, presso un casolare fatisciente della bassa, che trovo in fondo a uno stradello polveroso proprio ai margini di un torrente pieno di melma e canne di bambù.
Mi avvicino al portone della stalla, che sembra abbandonata, poi trovo la piccola abitazione, anch'essa deserta.
Un cane mi abbaia da dietro un cancello.
Del proprietario nessuna traccia. A dire il vero, già immaginavo che non venisse, molti fanno così. Vengo per una perizia per conto di una banca e, anche se non mi intendo per nulla di mutui subprime e quelle robe lì, non deve essere una bella storia.
Leggi: il nostro eroe deve aver combinato un qualche casino.

Penso: sono bene accetto come l'esattore delle tasse, come lo Sceriffo di Nottingham.
Altro che fare il creativo...
Direbbe Palahniuk: è la merda con cui mi pago da vivere.

Dopo aver atteso inutilmente una ventina di minuti, sto per abbandonare la mia posizione. All'improvviso, da una finestra del primo piano della casa lì accanto, vedo sporgere due braccia grassocce che appoggiano con cura due cuscini sul davanzale.
Chiamo e non mi sente nessuno.
Alzo la voce e si affaccia una signora di mezz'età, ancora in vestaglia, alla quale chiedo notizie sul nostro eroe.
Lei sulle prime non si sbilancia, ma poi assapora la possibilità di fare un pò di pettegolezzo e allora mi dice, aspetta, adesso scendo.
Mi apre la porta dopo pochi minuti, ed è ancora in vestaglia e con i capelli in disordine. Cammina aiutandosi con un bastone. Scusami, mi dice, mi sono alzata proprio adesso, cioè, ero sveglia da più di un'ora ma ero attaccata al computer. Computer?, chiedo. Ah sì, io appena mi sveglio mi butto sul computer e chiacchiero un pò con le mie amiche. Adesso stavo parlando con un'amica dalla Germania, poverina, ha fatto un'operazione per ridursi la pancia. Pensa, pesava più di 200 chili. Le hanno messo uno stomaco di un bambino di sei mesi. A una donna di cinquant'anni, pensa te. Adesso sta male, passa il giorno sul water. Non trattiene niente, non so se mi spiego, e accompagna le sue parole con gesti inequivocabili. Caspita, mi spiace, la interrompo io, più che altro perchè non voglio che scenda in particolari scabrosi. Anch'io devo perdere 25 chili, mi fa. Mi dicono tutti: ma dove ce li hai, questi 25 chili?, e invece è così. Io penso che i 25 chili ci sono tutti, nei rotoli faccidi che si intravvedono sotto la vestaglia, ma annuisco.

Rifiuto gentilmente un caffè, l'ho appena preso infatti, poi riesco a ottenere alcune informazioni sul nostro eroe, che a quanto pare ha ceduto tutti i suoi beni a un connazionale che smercia mercanzia varia in tutto il paese. Dovrebbe essere qui venerdì prossimo, se non erro, passa ogni tanto ma solo per stipare tutte le stanze con la sua paccottiglia, mi dice. Lascia sempre tutto in disordine, guarda là, mi dice indicando un cumulo di scatoloni di cartone accatatastati in un angolo del cortile. Abbiamo chiamato anche i vigili, ma niente. Qui è sempre un gran casino...
Provo a riportarla sul nostro eroe. Dove posso trovarlo?
Sa tutto Ben******, mi fa.
Ben******? E chi è?
Mio marito, mi risponde con tono sorpreso.
E' tutto così surreale.
Non so perchè, ma questa tipa è convinta che io debba sapere che Ben****** è suo marito.
Non so perchè, ma io certi personaggi li attraggo con estrema facilità, peggio di una carta moschicida.

Veramente è il mio ex-marito, si corregge con aria fintamente imbarazzata. Cioè, adesso vive a pochi metri da qui, in quella casa là in fondo con le persiane verdi. Andiamo d'accordo, pensa, viene a cena tutte le sere da me, da quando mi hanno dato l'invalidità permanente con l'accompagnamento obbligatorio... però, ognuno a casa sua.
Allora potrei parlare con suo marito, le faccio. Posso avere il suo numero?
Vado a prenderlo.
Mi abbandona nel suo soggiorno incustodito, mentre sale faticosamente le scale e scompare per una decina minuti o forse più, e io penso che sarebbe così facile raggirare la gente, ingenua e indifesa. Come questa signora simpatica e un pò svampita.
Quando torna mi dice: senti, perchè non vieni a vedere l'appartamento che ho ereditato da mia madre. Poveretta, è mancata solo giovedì scorso, ma con mia sorella ci sono già dei problemi per la divisione. Mi vuole fregare, quella strega lì. Sapessi quante me ne ha fatte passare... Eh, ma io la conosco. Stavolta non mi frega.
Ehm... io... forse... vedremo..., balbetto.
Le fai le stime?
Ma... sì, cioè, non è proprio il mio lavoro, ma se lei ha bisogno, dal momento che è stata così gentile..., rispondo io.
A domanda secca non so mentire.
Mi lasci il suo numero allora, mi dice estraendo dal cassetto una matita e un notes ingiallito.

Qualcosa mi dice che devo lasciarle un numero sbagliato.
Qualcosa mi dice che devo lasciarle un numero sbagliato e scappare di lì finchè sono in tempo.
E invece le lascio il mio numero, e mentre mi accommiato sulla soglia di casa le dico, mi chiami pure quando vuole.

15 commenti:

Anonimo ha detto...

sei un fottuto genio del p.d.--- invece di scrivere libri su dei cazzi di palazzi, scrivi un bel libro di racconti brevi!!!

Anonimo ha detto...

tanto per...quando scrivi sembri lansdale, cazzo

blackbado ha detto...

grande gio, ma il romanzo lo scrive Calza o tu?
Nel frattempo per tornare alle cose serie, lo fai tu il sondaggio sul piace peggiore? Ci sara da divertirsi...

Gbattm ha detto...

Ehm...grazie. I racconti ci sono, ne ho abbozzati almeno una quindicina, ma non mi decido mai a finirli...
Ho avuto il privilegio di leggere il romanzo di Lorenzo, e non vedo l'ora di vederlo pubblicato.
A me è piaciuto molto.

Anonimo ha detto...

figa se ne ha scritto uno lui puoi scriverne anche uno tu...

Anonimo ha detto...

Un pochino di editing e sei pronto. Proprio pochino, eh.

Anonimo ha detto...

bella l'espressione genio del p.d
davvero bello anche il racconto, avanti così CJ
ho sorriso sulla storia della carta moschicida, in questo siamo assolutamente gemelli...
in questo periodo il mio idolo è il controllore FFSS che ha fatto Asti-Castel San Giovanni seduto accanto a me ad elaborare le sue strategie per l'asta del fantacalcio..
mi ha fatto prendere marconi dell'atalanta
e c'era giù della gente titolare...

Gbattm ha detto...

per me il fottuto genio del p.d. è senza dubbio arturo parisi...

Anonimo ha detto...

una piccola differenza tra paulette e cj c'è: cj oltre ad attrarre come la carta moschicida si porta a casa le mosche!

blackbado ha detto...

Visto che hai un canale privilegiato con il compagno di genova, quando esce sto romanzo?

Gbattm ha detto...

so a chi alludi, sandy, trattasi di moscone agguerrito e assai fastidioso.
il romanzo par di capire che è in dirittura d'arrivo, magari ce lo dice lui, il compagno di genova, non ci viene mai a trovare su queste pagine...

Anonimo ha detto...

E chi credete che sia Larry Sock, 'gnurant?

Esce a gennaio. Qualcuno sperava di non esserne informato?

Martedì sono al Baciccia, parlano Berardi e Freghieri. Ci si vede lì, coutry joe?

Anonimo ha detto...

bon, per gennaio avrò finito tutta la bibliografia di j.r. lansdale per cui sarò pronto per il fottuto genio di c.j. e per le fottute pagine intride di salsedine del compagno di genova

Gbattm ha detto...

acc... ammetto di non avere pensato di tradurre "sock"...
chi di editing ferisce...
martedì maybe...

Galletto Bu Bu ha detto...

bella menzo!!!!!