L’EP “Stereo Blues Vol. 1: Punk collection” è il primo episodio di
quattro omaggi che Lilith e i suoi Sinnersaints vogliono tributare alle
radici del proprio sound, un viaggio trasversale e obliquo attraverso la
musica rock e non solo; quattro omaggi che verranno successivamente
raccolti in un imperdibile metalbox a tiratura limitata.
I brani selezionati per questo Volume One sono tutti datati alla
fine dei Settanta. Un periodo fecondo e irripetibile, quando il punk –
sporco, nichilista, trasgressivo – fece irruzione in un contesto
caratterizzato da una forte crisi economica e dal riflusso di quella
rivoluzione dei Sixties, ormai morta e sepolta. Gli anni in cui Lilith
(al secolo: Rita Oberti), a soli quindici anni, contribuì a creare la
leggenda dei Not Moving.
Un percorso personale, prima di tutto: ma anche un tributo a una generazione.
“Sailin’ On” è un classico dei Bad Brains, gruppo di Washington tra
i pionieri dell’hardcore: la versione di Lilith è assai più lenta, un
notevole blues indolente a là Nick Cave.
“i’m stranded” è il singolo di debutto degli australiani Saints,
che nel ’76 anticiparono un po’ tutti, persino i Sex Pistols. Qui sembra
suonata dagli Husker Du o dai R.E.M. di “Murmur”.
“See no evil” è la prima traccia da “Marquee Moon”, disco d’esordio
dei Television di Tom Verlaine e pietra miliare del rock. E’ la più
fedele all’originale. Poco male, in questo lotto è la nostra preferita.
Infine, non potevano mancare i Clash. La scelta a prima vista
parrebbe inusuale, ma il brano “The sound of sinners” (dall’album triplo
“Sandinista”, 1980) è – oltre che una satira irriverente sulla
religione cattolica – anche, probabilmente, l’origine del nome dei
“santi peccatori”. Cover di grande classe, tra il rockabilly e il
vecchio west, impreziosita dai cori gospel di Carla Gatti, Beppe Cassi e
Lorenzo “Puccio” De Benedetti. In coda, un omaggio alla blank
generation.
L’interpretazione di Rita è impeccabile. La sua voce dura e allo
stesso tempo suadente è accompagnata da un’ormai affiatata band composta
da Tony Face Bacciocchi alla batteria e Massimo Vercesi alla chitarra;
attualmente il gruppo è completato da Christian Josè Cobos (Cj
HellectricBass) al basso.
Curiosissimi di ascoltare il seguito.
Nessun commento:
Posta un commento