sabato 3 novembre 2007

Acqua



Una donna che aveva partecipato in California ad un concorso radiofonico su chi riusciva a bere più acqua è morta poco dopo essere rientrata nella sua abitazione. Il medico legale ha attribuito la morte di Jennifer Strange, 28 anni, alla quantità eccessiva di acqua ingurgitata durante il concorso, che si è svolto nella sede della stazione radiofonica KDND 107.9 di Sacramento (California). La donna, madre di tre figli, si era iscritta alla gara nella speranza di vincere il primo premio, un box per videogame Nintendo. I concorrenti avevano bevuto diverse bottigliette d'acqua senza poter andare al bagno. La donna, che non aveva vinto il concorso, aveva accusato un forte mal di testa poco dopo essere uscita dalla stazione radio per tornare a casa". E' la realtà che supera la fantasia. Ricordo un bellissimo racconto di A.M.Homes, intitolato "Achiappare i proiettili al volo" e compreso nella raccolta "La sicurezza degli oggetti" (Minimum fax, 2001) dalla quale è stato tratto un film con Meryl Streep.Anche qui era una stazione radiofonica, la z-100 ("una radio metal troppo fica"), che mette in palio un fuoristrada ("14.600 dollari; autoradio con mangiacassette, carrozzeria a prova di ruggine, ottimi pneumatici e alette parafango") al vincitore di una singolare prova di forza che si svolge all'interno di un centro commerciale: i partecipanti devono rimanere attaccati alla macchina con una sola mano per tutto il tempo, con una pausa di cinque minuti ogni ora.Frank non è stato ammesso alla gara: hanno preso "i primi venti che sono stati i centesimi a chiamare quando la z-100 ha passato "Roll my wheels" dei Poizon Boiz". Tra di essi, la madre di Julie sta resistendo. "La madre di Julie e un tizio più giovane di dieci anni erano rimasti gli unici concorrenti rimasti. L'uomo portava una maglietta che gli aveva fatto la sua ragazza, con sopra scritto "Giù le mani dalla mia macchina". La madre di Julie si era tolta le scarpe, e si era arrotolata i gambaletti fino alle caviglie. Le caviglie sporgevano viola e gonfie fuori dalle calze di nylon. Continuava a spostare il peso da un lato all'altro, da un piede all'altro. (...) Aveva la pelle smunta, gli occhi le erano sprofondati dentro la testa. Il nero che aveva intorno agli occhi era pesante come se qualcuno lo avesse disegnato col carboncino. Basta!, voleva urlare Frank. Basta. Datele la macchina. Se l'è guadagnata."La madre di Julie cede di schianto."Quando i giudici si avvicinarono alla madre di Julie, le presero le mani e gliele riabbassarono lungo i fianchi. Le braccia le caddero giù come leve a cui si fossero spezzate le molle. Lei alzò gli occhi e disse: "Che c'è?". Julie acorse e cominciò a scuoterla: "Mamma, cretina, hai perso la gara. Hai perso quando ti mancava tanto così per vincere". Frank odiò Julie."

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