mercoledì 25 marzo 2009

L'apocalisse è alle porte


I primi segnali, adesso che ci penso, avevano fatto la loro comparsa nello scorso fine settimana.
Prima un fagiano spiaccicato sull'asfalto, nei pressi del Parco della Galleana. Le sue belle piume variopinte, nonostante tutto, brillavano attraverso il parabrezza.
Poi un cane che mi attraversa la strada all'improvviso.
Segnali inequivocabili, ai quali tuttavia non ho dato il giusto peso.
Che peso vuoi dare a un cane che ti attraversa improvvisamente la strada?

Ora invece ho capito tutto: gli animali si stanno preparando a un suicidio collettivo.
Non si spiegherebbe altrimenti.

Evidentemente, loro sanno qualcosa che noi non sappiamo.

Ieri sera, sulla strada del ritorno a casa, ne ho finalmente la certezza.
Sul lungo rettilineo di Croara, mentre procedo a velocità tutto sommato moderata, proprio nel mezzo della carreggiata mi ritrovo un riccio.
E' immobile.
Si appallottola su se' stesso ed estrae i suoi aculei appuntiti.
Cazzo vuoi fare, con quei tuoi patetici aculei, a un treno di Michelin 215/75 R15-100in piena corsa?
Eppure l'idiota mette fuori il muso e rimane lì a fissarmi - con aria di sfida, posso leggergli negli occhi tutto il suo odio nei miei confronti, odio maturato da tutti i disastri dei quali si è resa responsabile la razza umana - mentre lo sfilo di pochi centimetri con la mia ruota anteriore sinistra.
Nello stesso istante, mi sorpassa una Mini Cooper - un esemplare del modello nuovo, quello che sembra la vecchia Mini reduce da una cura massiccia di steroidi e anabolizzanti che neanche Del Piero - e al momento non so dirvi se anch'essa riesce a evitarlo con la sua anteriore destra: se così è andata, quel fottuto riccio si è ritrovato proprio in mezzo alle due auto in corsa.
Roba da infarto.

Ma non finisce qui.
Nei pressi della chiesa di Statto, due gatti dal pelo rossiccio e raffazzonato mi osservano da lontano, ma non si spostano dalla mia corsia, così mi vedo costretto a scartare di alto e invadere la corsia opposta.
Fortuna che a quest'ora non c'è in giro un cazzo di nessuno.
E poi ci si mettono anche gli uccelli, Cristo santo.
A pochi metri dal bivio di Fiorano, dopo la mezza curva a gomito che precede l'ingresso al ponte di mattoni, scorgo un passerotto sull'asfalto reso lucido dalla luce al neon dei lampioni al margine della strada.
Cazzo ci fa, lì, lo sa solo il Signore.
Probabilmente è ferito, è ferito a un'ala e non riesce più a volare.
Arresto la marcia e tamburello nervosamente le dita grassocce sul volante, mentre aspetto che il piccoletto si allontani, con quei suoi timidi passettini, quel tanto da potermi consentire di procedere verso casa.
Fai pure con comodo, cazzo, non ho mica fretta.

Forse è vero, loro sanno qualcosa che noi non sappiamo.

La cosa peggiore sono gli animali. A un certo punto, a luglio, sono scappati tutti, nessuno escluso. Uno non ci fa nemmeno caso, fino a quando non scompaiono. A un certo punto, il silenzio. Non ci sono uccelli che cantano. Non ci sono scoiattoli che fanno acrobazie sui rami o che scorrazzano per la soffitta. Perfino i grilli: scomparsi. Cani, gatti, criceti: spariti. Il gatto di mia madre, Pois, se n'è andato chissà dove molto tempo fa. Lei ha pianto per giorni interi. Gli animali che non potevano andarsene sono molti nelle gabbie. Il mio pesce rosso, a pancia in su nella vaschetta. Sono tutti morti, gli animali scomparsi? O se ne sono andati tutti in un altro posto, con un esodo di massa nel cuore della notte? Un gregge, un branco, una mandria, un'orda. In fila per due lungo la strada? Verso qualche posto sicuro? Non lo sapremo mai.
- Sono i topi che abbandonano la nave che affonda, - dice mio padre. - Loro sanno qualcosa che noi non sappiamo.


"I giorni del cane"
Judy Budnitz

4 commenti:

Anonimo ha detto...

bisogna dirlo anche al nostro ghiro: scappa l'apocalisse sta arrivando! Probabilmente non sa nulla perchè continua tranquillamente a fare casino alle 6 di mattina sul tetto della nostra camera da letto.

Gbattm ha detto...

speriamo non stia progettando un qualcosa di particolarmente apocalittico, un brutto gesto, tipo farsi saltare in aria con un candelotto di tritolo insieme al nostro tetto...

paulette ha detto...

e che dire delle 30-40 zecche di piccione trovate a pancia all'aria sotto i travetti del sottotetto?
devo ammettere che tre fumogeni insetticidi piazzati dall'asl possano avere contribuito...

Gbattm ha detto...

ieri pomeriggio un vero spattacolo: otto lepri che si inseguivano in un campo appena arato ai margini della tangenziale. forse stavano preparando la grande fuga...