martedì 3 marzo 2009
La montagna e il topolino
Acquistai la mia copia di War nel lontano 1983, dopo aver letto una bella recensione su Steroplay, una rivista di alta fedeltà che mio fratello era solito acquistare; nello stesso periodo fumava la pipa, ascoltava canti gregoriani e aveva una folta barba tipo Cutolo.
Molto prima di Pride, di Dj Television e del successo planetario.
Se Larry Sock giustamente rivendica di aver scoperto Landsdale in tempi non sospetti, Country Joe può fare altrettanto con la band di Dublino, senza timore di smentite.
Ricordo ancora le facce degli amici quando misi il vinile sul piatto dello stereo dell'oratorio, che il Ludo ci aveva acquistato in un impeto di generosità che merita, a distanza di anni, la nostra riconoscenza. Che disco eccezionale. Che potenza, e che freschezza. All'epoca impazzava l'elettronica, Depeche Mode, Human League, cose così.
Ho amato gli U2. All'esame di maturità scelsi il tema su Leopardi, e riuscìi a costruire un confronto tra il pessimismo cosmico e le liriche di Bono e compagni. Come feci, lo sa il Signore. Fatto sta che presi 9. Ha ragione la Gelmini, cazzo, è tutto da rifare.
Penso dunque di avere le carte in regola per dire la mia sul nuovo, attesissimo, album, che al primo ascolto non mi aveva affatto impressionato.
Le troppe dichiarazioni altisonanti ("il migliore album degli U2", secondo Bono: esilarante) e i proclami enfatici prima dell'uscita del disco probabilmente non gli hanno giovato: sembra proprio la storia della montagna che partorisce il topolino...
Dopo aver scambiato qualche opinione con Big e DJ Looka, che la pensano diversamente, ho deciso di mandarlo in loop continuo durante il mio recente viaggio verso le Dolomiti.
Queste le mie impressioni aggiornate: che parta la discussione, fratelli!
NO LINE ON THE HORIZON: 8
"I know a girl...", non era lo stesso incipit di Party girl?
Non è certo Where the streets have no name, ma la title-track è forte di un notevole intreccio sonoro, un titolo suggestivo e un Bono in gran forma. Un voto in meno per l'eccesso di cori e coretti - tipo ouououou, ecc... - ovvero un'erba gramigna che infesta tutto il disco.
MAGNIFICENT: 8
Gran pezzo alla U2, a parte quello strano intro col sinth.
Mica bisogna vergognarsi, di fare pezzi alla U2...
Sembra che sarà scelto come secondo singolo: andrà alla grande.
MOMENT OF SURRENDER: 4
Inutilmente lungo - sfiora i dieci minuti, arrivare alla fine è davvero un'impresa - questo gospel stanco, monotono e monocorde manca del pathos e dell'emotività vibrante dei tempi di I still haven't found....
UNKNOWN CALLER: 9
Qui si sente la lunga militanza di Eno nei Talking Heads. Probabilmente, è la mia preferita. Grande The Edge, nel finale.
I'LL GO CRAZY...: 3
Assolutamente imbarazzante la povertà creativa e la mancanza di originalità di questo brano. Anche il testo è di quelli da dimenticare.
GET ON YOUR BOOTS: 5
Stroncatissimo dalla critica, sulle prime non avevo trovato il singolo così male, o almeno mi sembrava meglio di Vertigo. I ripetuti ascolti mi hanno fatto cambiare idea, e di buono rimane solo quell'atmosfera psichedelica del "Let me in the sun" ripetuto verso la fine.
STAND UP COMEDY: 6
Qualcuno ha scomodato addirittura i Led Zeppelin (!). Il possente riff funkeggiante su cui poggia tutto il pezzo è accattivante, ma è qualcosa di già sentito: Gang of Four?
FEZ-BEING BORN: 7
Doveva essere la traccia più sperimentale. Non lo è poi così tanto, a dire il vero, ma funziona bene.
WHITE AS SNOW: 6
Questa ballad lenta scorre via in modo piacevole ma, ammettiamolo, è piuttosto anonima, e non fa che accrescere la nostalgia per i tempi di Running to stand still ed Exit.
BREATHE: 5
L'incipit quasi heavy promette assai, ma con il passare del tempo il brano - robusto rock di maniera - si incarta e non riesce più a decollare.
CEDARS OF LEBANON: 7
Il parlato alla Lou Reed è suggestivo. Chiude bene l'album, niente da dire.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
8 commenti:
condivido in buona parte il giudizio, ma vado ancora più controcorrente e non arrivo nemmeno alla sufficienza.
bene i primi due pezzi e l'ultimo, il resto non passerà certo alla storia.
la prima volta che l'ho sentito mi è andato via liscio, senza farmi provare nulla in particolare.
la seconda e la terza ho provato ad apprezzare l'innegabile bravura tecnica del gruppo e dello staff.
la quarta, ero con la nosky, abbiamo fatto fatica a sentirlo finire...
la quinta, poso fa, per dire la mia definitivamente
il problema è che probabilmente sarà la quinta e d ultima volta, vorrà pure dire qualcosa, al di là di tutti i giudizi tecnici e le critiche
A me piacciono tutte. Sarà la pochezza dei due cd precedenti, ma fin dal primo ascolto mi ha colpito in positivo. La migliore è sempre Magnificent.
Magnificent è anche la preferita di Big, lo dico io perchè lui non ha tempo per intervenire...
Era anche la mia, fino a che non mi è entrata nella testa Unknown caller.
Però Cesco, devi convenire che la 5 è bruttina davvero: il "Baby baby baby" è letteralmente preso da un pezzo vecchio, è bravo chi se lo ricorda. L'arte antica del "Copia e incolla"...
Si è vero CJ, ma dopo tanti anni di carriera il copia-incolla è fisiologico. La fantasia va calando e arriva la "luce riflessa". In passato c'è un esempio più evidente; la strofa di Vertigo è la strofa di I Will Follow, resa più veloce. Stesso giro. All'epoca mi indignai e parecchio.
Insomma, hai fatto un'analisi comparata con "The Joshua Tree". Mi pare ingeneroso.
Io li trovo in gran forma, la migliore garage band del pianeta, con pezzi, che - come al solito - dal vivo decolelranno.
"Get on your boots", canzone e video, a sorpresa tra le mie preferite.
Il lato b di Joshua lo ascoltavo tutte le mattine prima di andare a scuola. Da una settimana succede con "Magnificent". Con annesso ballo psichedelico di Jacopo, che prima o poi dovrò filmare!
(ps: request: metti le bellissime foto-zingarata in b/n su facebook! tag! tag! tag!)
Scorpione, non sono esperto di tag, mi farò aiutare...
La comparazione con Joshua non era voluta, mi è venuta così, forse è stata influenzata da questi diari di viaggio americani che sto traducendo sul blog.
Ieri sera ho visto i ragazzi live da David Letterman, non mi sono sembrati così in forma, anzi (anche se riconosco che suonando un solo pezzo - "Breathe", ndr - non è facile carburare a puntino).
Bono che si rivolge alle telecamere in modo aggressivo, alla sua età, fa un pò la figura del pagliaccio...
Cmq, saranno ospiti tutta la settimana, chi è interessato lo cerchi sul satellite o su Youtube.
Magnificent non si tocca, in ogni caso.
Io li trovo in forma splendida, invece. Di grande impatto ma sobri, un mix di cui c'è bisogno.
Hai sentito "ma gni fi ceent" da Letterman? La voce e accordi alla Boy/War, con una maturità impressionante…
Posta un commento