Anno nuovo, vita nuova.
Come ogni volta, nei primi giorni del nuovo anno Country Joe ha messo in fila la sua wishlist 2009, ovvero il consueto e patetico elenco di buoni propositi per il futuro.
A metà febbraio, quell'elenco è ancora lettera morta.
Più o meno.
I suoi racconti sono ancorà lì, in mezzo al guado, in attesa della giusta ispirazione.
Per non parlare dei suoi irrealistici obiettivi circa un salto di qualità a livelli di benessere fisico e spirituale: tutti i programmi di attività sportiva sono saltati per colpa di una forte influenza+bronchite che lo ha tenuto furoi uso per tutto il mese di gennaio.
L'unica cosa che, per ora, gli è riuscita è stato riordinare la libreria.
Erano anni che lui e Sandy disponevano i libri per casa editrice e/o genere letterario. Questo sistema, che agli inizi garantiva un effetto visivo innegabilmente gradevole (ad esempio, tutti gli Einaudi in fila con il loro dorso azzurro polverino...), stava per crollare dinnanzi alla sempre maggiore quantità di libri che Country Joe è solito acquistare, spesso in modo dissennato, preferendo i tascabili, anche di seconda mano.
Per dirla breve, sempre più spesso gli capitava di mescolare generi ed editori, con il risultato che ormai non si trovava più nulla.
L'unico modo per rimettere ordine, aveva riflettuto, era sistemarli per autore, rigorosamente in ordine alfabetico.
Questa decisione gli sarebbe costata molta fatica.
Aveva sempre poco apprezzato le librerie (ad esempio Fernet) che dispongono in questo modo i libri, e aveva sempre trovato più piacevole avere subito sotto mano, che so, l'ultime uscite di mnimum fx o di e/o. D'altra parte, lui mica li vendeva i libri, cazzo.
E allora così aveva proceduto.
Gli ci erano volute solo un paio d'ore, e il risultato non era poi il diavolo. Quell'apparente disordine era, in realtà, un caleidoscopio di colori e di forme diverse.
Ed erano nati degli abbinamenti divertenti:
PAUL AUSTER - JAMES G. BALLARD
JEFFREY EUGENIDES - MICHAEL FABER
CHUCK PALAHNIUK - VALERIA PARRELLA
e poi l'incontro di due grandi:
CORMAC McCARTHY - IAN McEWAN
KENNEDY TOOLE si era piazzato tra gli immortali KAFKA e KEROUAC
SAMARAGO anche: SALINGER e SARTRE
e che trio made in USA:
EASTON ELLIS- EGGERS- ELLROY
Riportando tutti a casa, il Cesco, coi suoi monologhi editi dal Vicolo del Pavone, si era sistemato tra FENOGLIO e SCOTT FITZGERALD.
E il debutto di Lorenzo, quel "La Commedia è finita" che Country Joe conosce bene, si andrà tra poche ore a piazzare tra CALVINO e CAMILLERI.
Poco più in là, CANETTI
Niente male, dai.
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