lunedì 2 febbraio 2009


Se esiste un artista che in tempi recenti è riuscito nel difficile intento di mettere d’accordo la critica e il pubblico – un pubblico eterogeneo, come quello che affollava lo scorso autunno il Teatro degli Arcimboldi per un’anteprima esclusiva del disco, con il solo Antony accompagnato dall'Orchestra Milano Classica diretta da Jim Holmes – questo artista è senza dubbio Antony & the Johnsons (http://antonyandthejohnsons.com).
Uscito il 19 gennaio, “The crying light”, dedicato al ballerino Kazuo Ohno, è l’album della sua definitiva consacrazione.
D’origine inglese, per lungo tempo Antony ha ricoperto il ruolo di icona underground della scena newyorkese. Scoperto al volgere del secolo da David Tibet dei Current 93 e poi apprezzato da Lou Reed, che lo volle con sé nel progetto “The Raven”, da allora Antony ha iniziato un’irresistibile ascesa che lo ha portato a ottenere il consenso unanime della stampa specializzata e una sempre maggiore attenzione da parte del panorama mainstream, vincendo addirittura un Mercury Music Prize per il miglior album del 2005 (“I am a bird now”).
Dopo i fasti estivi con la dance degli Hercules And Love Affair (soprattutto “Blind” ha impazzato nelle discoteche e nelle spiagge di tutto il mondo) e la sontuosa collaborazione con Bjork (“Volta”), Antony ritorna con un’opera che abbandona arrangiamenti pop e melodie facili per recuperare una dimensione prettamente cantautoriale.
Il disco contiene dieci meravigliose e delicatissime ballate pianistiche - tra le quali spiccano “One dove”, “Another world” e “Epilepsy is dancing” - nelle quali ancora una volta emergono la sua intensa classe, la sua profonda spitualità, la sua inquietante drammaticità, e infine il suo splendido timbro vocale, quasi da baritono, per il quale è difficile trovare riferimenti o paragoni.
Per Diamanda Galas, “ogni emozione nel pianeta è in quella sua voce meravigliosa”.
Antony and the Johnsons saranno in tour in Italia con le seguenti date: il 28 marzo ad Ancona (Teatro delle Muse - tel: 0039 071 203045), il 29 all’Auditorium il Parco della Musica di Renzo Piano (www.listicket.it), il 31 marzo a Prato al Teatro Politeama (tel: 0039 0574 603758), mentre l’ultima data milanese del 1 aprile (Sala Verdi Conservatorio) è già sold out.

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