domenica 25 maggio 2008

L'amico ritrovato


Archiviamo con soddisfazione anche il mini-sondaggio sull'album italiano del periodo con la vittoria di stretta misura dell'ultimo Afterhours.
Vittoria ineccepibile, anche se io avevo votato per i napoletani 24 Grana, ormai affrancatisi dall'influenza di Almamegretta e autori di un disco di canzoni d'autore di ottimo livello.
"I Milanesi ammazzano il sabato" - gioco di parole dal titolo di un romanzo di Scerbanenco - mi sembra dai primi ascolti un buon album, malgrado la stroncatura di ondarock (http://www.ondarock.it/recensioni/2008_afterhours.htm).

E' bello ritrovare Manuel e il resto della banda.
Ci eravamo lasciati, ormai due o tre anni orsono, con quel pessimo show al Fillmore, quando il nostro eroe si era scagliato giù dal palco durante il concerto per azzuffarsi con un incredulo spettatore, colpevole (sembra) di avergli lanciato insulti vari e (forse) delle palline di carta (!).
Era un Manuel nervoso, poco ispirato, imbottito di alcool e chissà cos'altro.
Era il periodo della mitica campagna americana, della tourneé a stelle e strisce in collaborazione con Greg Dulli (ex Afghan Whigs) e della improbabile traduzione in inglese delle ballate per piccole iene (che da allora è il mio soprannome preferito per Agnese, Anna, Bianca e Silvia).

E' tornato tra noi, dopo un periodo caratterizzato dalla paternità e dal passaggio a una Major.
Noi che in realtà non lo conosciamo, se si escludono due chiacchiere fugaci scambiate (grazie alla sua amicizia con il grande Marcone) a margine di un bellissimo set acustico da solista al Muzak di Casalpusterlengo, dove aveva reinterpretato "Waves of Mutilation" dei Pixies e "Fake Plastic Trees" dei Radiohead, ma è come se fosse un amico. Chiacchiere documentate dalla foto di cui sopra, per la lettura della quale è utile sottolineare che Cj non è quel tipo con la casacca di Jascin, detto il Ragno nero.
Lui sceglie sempre bene le cover, niente da dire: un mese fa, al Primo Maggio, ha cantato la magnifica "For What Is Worth", inno pacifista dei Buffalo Springfield di Neil Young.

Sappiamo da Marcone che Manuel è fuggito da Milano e si è ritirato sulle colline bergamasche in compagnia della sua famiglia.
Chissà, magari un giorno lo andremo a trovare...

Non abito più lì da sempre
Ho avuto una vita
Altrove
E' solo una stupida villetta con uno sputo di giardino, ma sarà la prima cosa che comprerò
Quando sarò ricco

7 commenti:

Steve ha detto...

Bella Jascin!
Il giovedì con gel e magliette trendy tra le cameriere lolite del Temple e il venerdì al concerto rock con la felpa militante!
Qual era quel film di Woody Allen...?

Anonimo ha detto...

Bella Steve,
non so quanto sia stata volontaria la citazione proprio degli Afterhours:
"il sabato in barca a vela, lunedì al leonkavallo"...
Giovedì prossimo sarò al Tempio con la felpa militante, cazzone

Big ha detto...

Grande Steve, pungente ancor più di Mariolino Corso.
Io ho votato Afterhours, nonostante non siano più di "moda" come qualche anno fa (la stampa specializzata italiana è patetica), il nuovo mi piace assai.
E poi l'incipit "c'era una casa bellissima che un brutto mutuo stregò" è fantastico!

Gbattm ha detto...

Steve, come le canti tu...

Anonimo ha detto...

Che rabbia... ogni volta che vedo quella foto in cui ero presente a destra del marcone. Purtroppo lo sconosciuto che ha scattato la foto (pure con la mia macchina fotografica...) ha deciso che non era il caso di mettermi fuori inquadratura... facendo uno scatto per lo più ben fatto.
Sono passati ormai 4 o 5 anni, ma la ferita è ancora aperta
Flip

Anonimo ha detto...

E' vero, ora ricordo..
Gli avevi chiesto di farci una foto con la tua macchina e lui ti ha miseramente tagliato!
Perchè cazzo non l'avresti dovuta scattare tu la foto, se solo tu avessi voluto non esserci????
Grande l'anonimo fotografo :-)
Se tu avessi indossato una felpina militante in perfetto stile Zelig saresti nella foto...

Gbattm ha detto...

Ora ricordo anch'io. Non c'era anche Maurino?