venerdì 13 giugno 2008

Ho conosciuto quel fuoriclasse di Daniel Johnston grazie all'amico Beddolix e alla strepitosa cover di un suo pezzo - "Walking The Cow" - a opera dei fIREHOSE, fantastico combo nato sulle ceneri dei seminali Minutemen.



L’artista - che nella vita ne ha fatte di tutte: ha lavorato in un parco giochi, continuando a incidere canzoni di nascosto, lascia la città natale al seguito di un luna park, per nove mesi vende popcorn in giro per l’America - è molto amato dal mondo indie rock: i Sonic Youth, i Rem, i Pearl Jam, David Bowie, Steven Spielberg, Tom Waits, Beck e i Flaming Lips sono suoi fan accaniti.

Noto più per la sua produzione musicale, Daniel Johnston, nato a Scaramento California nel 1961 da una famiglia cattolica metodista, è però anche artista visivo molto stimato. La notorietà è stata raggiunta con l’invito alla Biennale del Whitney del 2006. Le sue illustrazioni affondano le radici nell’immaginario puerile: l’innocenza dell’infanzia si mescola alle peggiori paure legate all’età adulta. Daniel sviluppa così un suo universo parallelo generato dall’ossessione più che dall’intelletto, riorganizza il mondo secondo il proprio punto di vista. Si ispira inizialmente ai personaggi dei fumetti e dei cartoni, all’Incredibile Hulk, a Capitan America, ma anche a Frankenstein e il fantasmino Casper.

La Galleria Antonio Colombo di Milano ospita fino al 4 luglio una mostra dedicata alle sue opere dal titolo "The Devil and the Daniel"
In occasione della mostra viene pubblicato un catalogo bilingue (italiano/inglese) con testi di Luca Beatrice, giornalista di Linus, e di Alberto Campo, critico musicale, caporedattore di Rumore e direttore del Traffic Free Festival di Torino.
La mostra rimarrà aperta fino al 4 luglio 2008, da martedì a sabato dalle 15 alle 19.00.
Essa si sposterà a Torino dal 7 al 13 luglio nell' ambito del Traffic Free Festival, presso la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo in via Modane 16.

Ecco un breve estratto dal sito della galleria:
"Celebrità della scena underground, outsider dell’ultima scuola di cantautori americani, la musica di Daniel Johnston tocca corde universali. Con la sua voce nasale e nervosa racconta i fatti più drammatici dell’esistenza senza mai scadere nel patetismo. Nel fervore del post-punk reinventa il termine Lo-Fi: nei suoi testi alterna filastrocche nonsense a confessioni intime e disperate, versi lunghissimi a rime sorprendenti. Si tratta di suoni privi di artifici, dove non c’è distinzione tra l’uomo e l’artista."

Sul sito ufficiale di Johnston è possibile persino acquistare una riproduzione in 3D della rana Jeremiah, nei colori bianco, verde e giallo:

http://www.hihowareyou.com/store/shop/details/1419



Daniel disegnò l'ormai celebre rana per la copertina del suo primo lp "Hi How Are You" del 1983 - registrato nel corso di una violenta crisi di nervi che seguiva un periodo di forti depressioni e disturbi psichici - e subito diventò uno dei suoi simboli. La "rana aliena", simbolo positivo di speranza, divenne improvvisamente
popolare quando Kurt Cobain indossò una maglietta con il disegno della rana Jeremiah realizzato dall’artista durante gli Mtv Awards del 1994.
Lo stesso anno Daniel la disegnò sui muri del Sound Exchange Music Store at 21st and Guadelupe in Austin, Texas: il murales è ancora lì, protetto e tutelato da un vincolo (che paese, l'America...). Proprio in quella via di Austin, lui distribuiva gratuitamente le sue cassette, come fossero biglietti da visita, diventando subito una sorta di leggenda locale.

2 commenti:

Gbattm ha detto...

Discografia selezionata: 2008 – The Death of Satan (Danny and the nighmares); 2006 - The Electric Ghosts w/ Jack Medicine; 2004 - White Magic; 2006 - Lost and Found [UK]; 2002 - Happy Heart; 1999 - Why Me?; 1992 - Frankenstein Love; 1989 - It’s Spooky w/ Jad Fair; 1983 - Hi, how re You?; 1983- Yip / Jump Music; 1981- Songs of Pain.

Gbattm ha detto...

Mostre personali recenti: 2006 – The Story of an Artist, Clementine Gallery, New York; 2005 – Excuse Me Im Famous, Art’s Factory, Parigi; Exposition Daniel Johnston, Mediatheque Associative de Musicopages, Tolosa; Last Night Daniel Johnston Saved My Life, Librarie/Bookshop Le bleu fouillis des mots, Chateauroux (Francia); 2003 – Bookshop Florence Loewy, Parigi; 2002 – He’s either on his way to Heaven or Hell, art&com, Bruxelles.
Mostre collettive recenti:2006 – Day For Night, Whitney Museum of American Art, New York; 2005 – Le Jeune, le vivace et le bel aujourd’hui, Maison Populaire Centre d’Art Mira Philaina, Montreuil (Francia); 2005 – Superheroes of the Subversive, Escapist Artspace, Austin (Texas); 2004 - These Are a Few of Our Favorite Things, Spitz Gallery, Londra; 2003 - Cultura Basura, CCCB Centro Cultura Contemporanea de Barcelona, Barcellona.