martedì 17 dicembre 2013

LA BUSA DAL MISSIL

Ambiente naturalistico nel Parco fluviale del Trebbia caratterizzato dalla totale assenza di acqua superficiale anche nei mesi più piovosi. 
L'alveo ghiaioso conserva le tracce di impetuosi riversamenti di acqua le cui memorie si perdono nel passato. Nascosti nei cespugli e negli arbusti, sulle rive, nidificano specie particolari di volatili, mentre nei fondali dei cosiddetti buconi non sono rari gli incontri con animali selvatici quali faine, volpi, lepri, orsi e pantegane. Le rive del fiume sono ideali per passeggiate in bicicletta e a piedi, con percorsi che iniziano dalla foce del Trebbia e arrivano fino al medio corso del fiume. Le anse e le depressioni dell'alveo nascondono reperti storici e in alcuni punti si verificano delle alterazioni del campo magnetico terrestre. Nella büsa non sono rari gli avvistamenti di luci e creature non identificate specie nelle ore notturne, tanto che la zona viene frequentata dagli appassionati di ufologia e dagli ornitofili.
All'inizio degli anni Settanta si diffuse la voce - in quel di Gragnano Trebbiense - che in un tratto del greto del Trebbia, posto all'incirca tra la Noce di San Nicolò e Rivalta, si potevano incontrare gli UFO, termine all'epoca coniato da poco e molto di moda, riflesso delle esplorazioni lunari effettuate dalla NASA. Nelle sere estive divenne consuetudine, tra i ragazzini del paese, andare in bicicletta in Trebbia per cercare un incontro ravvicinato del terzo tipo. Si raccontava, infatti, di luci in rapido movimento, seguite da gemiti ed urla di persone che venivano rapite dagli alieni. 
Fu così che una sera un gruppo di giovani in sella alle loro biciclette, dopo una sosta alla Cassulana a mangiare le aspre mele della pianta vicino alla strada di Sordello, si recò in Trebbia e si appostò in una radura sul greto del fiume, nella zona suppergiù indicata dalle persone informate dei fatti, compresa all'incirca tra Mamago e Casaliggio. Dopo una interminabile attesa finalmente si videro in lontananza delle luci in rapido avvicinamento. Il gruppo venne preso da un terrore da gelare il sangue nelle vene, ma anche da una forte curiosità. Le luci scomparvero improvvisamente dietro una montagna di ghiaia nei pressi dell'appostamento. Dopo pochi minuti si udirono delle grida sconvolgenti: una donna stava per essere rapita dagli UFO! La poveretta urlava a squarciagola “Cielo!!!!! Vengoooooooo!!!!!”
I ragazzini, presi dal panico, inforcarono le biciclette e fuggirono, tornando in paese. Arrivati a casa, trascorsero la notte insonne, sognando esseri verdi e mostruosi che rapivano l'innocente fanciulla.
Il giorno dopo la notizia dell'incontro con gli extraterrestri fece velocemente il giro del paese; al bar Gatti, in piazza, non si parlava di altro. I più informati localizzavano il sito in un bucone dove qualche anno prima era annegato un ragazzo, il cui corpo non venne mai ritrovato.
Sfruttando la moda degli UFO in Trebbia, venne allora aperta una discoteca chiamata addirittura Cosmo, che divenne il ritrovo dei giovani e punto di partenza per l'osservazione delle creature aliene. Si narra che anche una assidua e procace frequentatrice del locale confermasse più incontri ravvicinati, sostenendo che “un missil azzè gross 'n l'èva mèi vist!”
La discoteca però chiuse i battenti dopo pochi anni e venne trasformata in un allevamento di polli. Rimane ancora il mistero del luogo degli avvistamenti delle strane luci nel Trebbia, che pare ritornino  periodicamente, tanto che anche i moderni media trattano del misterioso argomento: un luogo misterioso del nostrano fiume, che rimane definito come la Büsa negra dàl missil.
Claudio Sesenna è un architetto libero professionista. Ha insegnato per dodici anni alla Scuola Edile, ove ha approfondito e sperimentato con successo innovative modalità di comunicazione con le maestranze del settore, spesso extracomunitarie, basandosi sull’ironia e l’allusione. Queste caratteristiche ricorrono nel suo stile di vita e di lavoro: infatti oltre alla scrittura si diletta realizzando caricature - firmandosi con lo pseudonimo Priapus - con le quali ottiene i maggiori successi professionali.

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