Piazza Castello sn, Vigolzone.
Orari: il ristorante è aperto tutti i giorni a pranzo e a cena, escluso il lunedì.
È gradita la prenotazione al numero 0523.0989898 o scrivendo una mail all’indirizzo trattoriadelpoeta@tclc.it
Si trova nella parte più antica del paese una trattoria che offre
piatti tipici della cucina piacentina, primo fra tutti quello che ha
fama di aver avuto origine proprio a Vigolzone e che è protetto con il
marchio DeCO. (denominazione comunale d’origine) dal comune stesso: i
tortelli alla piacentina con la coda e il ripieno di magro. La
tradizione vuole che una cuoca della corte degli Anguissola avesse
appreso, lavorando presso nobili casate in altre parti d’Italia, la
ricetta di una sorta di gnocchi composti da ricotta, bietole e formaggio
grana, che nella vicina provincia di Alessandria si chiamavano rabaton,
in Toscana gnudi, a Bobbio malfatti e altrove prendevano il nome di
strozzapreti. Per quanto gustosi risultavano tuttavia piuttosto scomodi
da maneggiare, dal momento che non si conosceva l’uso delle posate. Fu
per questo che, quando nel 1351 Francesco Petrarca fu ospite dell’amico
Bernardo Anguissola¹ e si volle rendergli onore con uno splendido
banchetto, la cuoca decise di racchiudere il ripieno in una sottile
sfoglia chiusa a treccia, con una breve coda da afferrare con le dita.
Il nome tortello, dal latino tortus o tortulus, significa infatti
intrecciato.
La Trattoria del Poeta presenta i tortelli conditi semplicemente
con burro fuso profumato da una foglia di salvia, servendo a parte un
sugo ai funghi porcini, per chi volesse arricchire il piatto con i
sapori dei boschi dell’alta val Nure. La costruzione in cui si trova il
ristorante è una casa rurale di origine medievale, riconoscibile per gli
spessi muri scarpati e le piccole finestre a strombo che si affacciano
sulla piazzetta del castello. Di recente nella parte posteriore è stato
ricavato un giardino estivo porticato per consumare i pasti all’aperto e
un parcheggio riservato agli ospiti. Internamente il locale si presenta
suddiviso in due ambienti dai soffitti bassi con travi a vista,
arredati sobriamente con antichi tavoli di noce scuro e sedie
impagliate.
La Trattoria del Poeta fu fondata sui primi del Novecento dalla
bisnonna della signora Lucia, attuale proprietaria, e, al contrario di
quanto si potrebbe credere, non è affatto intitolata al Petrarca, la cui
presenza a Vigolzone è collegata all’invenzione dei tortelli con la
coda. Il poeta cui si allude nel titolo, forse meno illustre, ma caro ai
piacentini, è il cantore di casa nostra Valente Faustini², assiduo
frequentatore della trattoria, al cui piatto forte dedicò nel 1913 l’ode
I turtei. La possiamo leggere suddivisa in strofe e trascritta a grandi
lettere in corsivo, che riproducono la grafia dell’autore, sui
tabelloni permanenti che tappezzano le pareti del locale. In apertura il
poeta ci ricorda che, per quanto si possa essere fortunati, non c’è da
sperare di avere sempre “i tortelli a misura di bocca”; siccome a questo
mondo è questione di farcela, il tortello, quando capita, è come il
libro della vita: “Dimmi come sono i tuoi tortelli e ti dirò chi sei”.
Perché anche per il tortello esistono regole ben precise: deve
essere svelto di coda e ben unto di sterzo, con la schiena ampia, ma
affusolata, che scivoli dentro la bocca come un topo giù per la
condotta. Dopo aver illustrato le fasi ideali per la sua fabbricazione e
gli ingredienti che ne garantiscono la perfetta riuscita, il
buongustaio Faustini, rivolgendosi alla moglie da poco defunta, non può
che affermare “E il tortello, o mia Giuditta, l’è al conforto de la
vitta!”
Note:
1) La famiglia Anguissola risulta presente sul territorio della
provincia di Piacenza dal X secolo e si afferma in età comunale
ricoprendo i maggiori incarichi cittadini. Con le successive signorie
stabilitesi a Piacenza seppe conquistarsi titoli, feudi e privilegi.
Bernardo Anguissola, generale della cavalleria di Galeazzo Visconti e
grande amico di Francesco Petrarca, ebbe il merito di ricostruire sulla
sponda ovest del Nure la Rocca di Vigolzone.
2) Valente Faustini (Piacenza, 1858-1922) nacque in un palazzo
di Corso Garibaldi, dove, al numero 77, possiamo ancora leggere
l’epigrafe: “Il comune di Piacenza ricorda che in questa casa nacque il 4
marzo 1858 Valente Faustini, poeta vernacolo mirabile interprete
dell’anima popolare piacentina”.
Paola Cerri è nata in città, dove vive e lavora per la
maggior parte dell’anno, ma appena può si rifugia tra le colline della
Val Vezzeno, che ama per la natura, le leggende e le persone, con le
quali condivide i ricordi delle estati passate e le speranze per quelle
future. Archeologa per motivi di studio, insegnante e impiegata per
motivi di sopravvivenza, pratica la lettura e la scrittura per sentirsi
felice. Prima di dedicarsi a descrivere improbabili luoghi fantastici a
potenziali turisti è stata biografa di personaggi illustri immaginari.
Alle strane creature che popolano la sua casa, un marito, un figlio, un
gatto, si è di recente affiancata una Dionaea, pianta carnivora
senz’altro più discreta, ma altrettanto intrigante.
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